Una menziona particolare dell’ antica Aufinium ci è stata lasciata da Plinio il Vecchio, che riporta il più antico insediamento abitativo della Valle del Tirino tra i principali centri vestini: “Vestinorum Angulani, Pennenses, Peltuinates quibus iunguntur Aufinates Cismontani”. L’ antica cittadina vestina, anche sede vescovile, aveva esercitato prima della sua distruzione un ampio controllo su tutto il territorio circostante, l’ area ricadente all’interno del territorio di Aufinium era attraversata dal tracciato della via Claudia Nova che collegava la capitale dell’ impero romano alla costa adriatica. Fu sottoposta alla dominazione di Alessandro Sforza nel 1474 e di Enea Silvio Piccolomini nel 1478, da qui passò alla figlia Costanza, la quale lo vendette al Marchesato di Capestrano. Nel 1579 fu comprato da Francesco I de’ Medici e rimase a codesta famiglia fino al 1743 quando passò a Carlo di Borbone. Attualmente il Paese presenta le caratteristiche di un borgo medievale: la tipica cinta muraria ed il palazzo baronale.
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San Pietro in Cryptis : la Chiesa si trova nella parte bassa del Paese, poco distante dal centro storico. La sua denominazione sta ad indicare che sotto la Chiesa ci sono dei sotterranei risalenti al XII secolo, che custodiscono pregiati affreschi del Quattrocento, nella parte superiore della struttura si possono ancora osservare due bifore ed un portale in stile romanico realizzato nel 1196 dal maestro e scultore ofenese Silvestro.
Convento di San Francesco: il convento fa parte dal 1385 della custodia amiternina della provincia pennese. Il 25 luglio 1449 San Giovanni da Capestrano si incontrò con alcuni costruttori ofenesi con i quali stipulò il contratto per la costruzione del convento di Capestrano, al 1478 si fa risalire il decreto del duca di Calabria che dota il convento di una rendita annuale. La struttura ripropone una distribuzione tipica dei complessi monastici con variazioni ed ampliamenti ed all’ interno della Chiesa si possono osservare ancora significativi affreschi murali.
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Strada Provinciale 98, Loc. Colonia Frasca
L’attività vitivinicola inizia nel 1920 con il barone Luigi Cataldi Madonna, quattro generazioni fa. Ma è il figlio Antonio a imbottigliare per la prima volta nel 1975. Nel 1990 subentra il nipote Luigi che prosegue il progetto famigliare di caratterizzazione dei prodotti e di valorizzazione del territorio. Fino agli inizi degli Anni Novanta l’azienda Cataldi Madonna ha presidiato praticamente da sola l’intera zona viticola di Ofena. Oggi l’azienda è composta da 30 ettari (vitati esclusivamente con vitigni autoctoni e tradizionali quali Montepulciano, Pecorino e Trebbiano), tutti situati nel comune di Ofena fra i 320 e i 440 metri di altitudine. In campagna l’obiettivo è proteggere l’espressività varietale delle uve, soprattutto tramite la gestione dell’apparato fogliare. In cantina lo scopo è conservare nel vino la grinta, la sapidità e la freschezza presenti nelle nostre uve.
Località Madonna del Piano 67025 Ofena AQ